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Pubblicato il nostro contributo su Nursing Foresight

Come si formano i futuri infermieri?
Tra le tante possibili risposte, c’è anche la medicina narrativa, un approccio che aiuta gli studenti a sviluppare capacità di ascolto, maggiore consapevolezza e una più profonda relazione con le persone assistite.

A partire da queste riflessioni, è nato il contributo realizzato da Fondazione Sacra Famiglia in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, pubblicato nel nuovo numero della rivista Nursing Foresight (Anno XXXV, N.1/2025), alle pagine 36–37.

Il testo raccoglie esperienze e spunti nati durante il tirocinio osservativo, offrendo uno sguardo autentico su come le storie di vita possano diventare strumenti formativi potenti.
Durante il percorso, gli studenti hanno avuto l’opportunità di ascoltare le testimonianze di:

  • Riccardo Pomo, marito della nostra collega Simona Cinconze, e Davide Galli, entrambi sottoposti a trapianto di cuore

  • Stefania Piscopo, collega e figlia di una persona affetta da SLA

Le loro parole, le emozioni condivise, le sfide vissute in prima persona, hanno trasformato l’incontro in un momento di formazione profonda e umana.

Perché curare è anche saper ascoltare.
E ogni storia è un ponte che avvicina lo studente alla persona, e la teoria alla realtà.

👉 Leggi l’articolo completo su Nursing Foresight:
www.nursingforesight.it/pubblicazioni/2025/n-1

Si è conclusa ieri la prima giornata delle attività elettive del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano, presso la sede di Cesano Boscone della Fondazione Sacra Famiglia.

L’incontro ha registrato un’ampia partecipazione di studenti provenienti da tutte le sedi, che hanno preso parte con entusiasmo all’attività elettiva dal titolo:
“Storie sociali per migliorare l’aderenza terapeutica”.

L’obiettivo dell’incontro è stato approfondire, in un’ottica teorica e pratica, strategie per migliorare l’aderenza terapeutica nei bambini con disturbi dello spettro autistico, in particolare durante procedure assistenziali che possono risultare complesse o stressanti.

Alla buona riuscita dell’iniziativa hanno contribuito in modo significativo:

  • Monica Conti, Direttrice dei Servizi Innovativi per l’Autismo della Fondazione Sacra Famiglia

  • Fabio De Agostini, medico odontoiatra della Fondazione

  • Chiara Cortellazzi, tutor del Corso di Laurea

Durante la giornata, gli studenti hanno potuto lavorare in gruppo su casi concreti, confrontandosi su strumenti e approcci operativi, sperimentando modalità comunicative efficaci e inclusive.

L’attività ha rappresentato un momento di formazione stimolante e di crescita professionale, offrendo una prospettiva concreta sull’importanza della personalizzazione degli interventi e della comunicazione efficace nella pratica clinica con persone nello spettro autistico.

Un primo passo importante di un percorso formativo che unisce conoscenze accademiche, esperienza sul campo e umanità.

Un ponte tra formazione e futuro professionale

La settimana scorsa, 250 studenti del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università degli Studi di Milano hanno partecipato al Career Day – Professione Infermiere 2025, una giornata interamente dedicata all’incontro tra mondo accademico e mondo del lavoro.

L’evento ha rappresentato un’occasione preziosa per approfondire temi fondamentali per chi si appresta a entrare nella professione, tra cui:

  • Opportunità lavorative sul territorio

  • Percorsi di formazione post-lauream

  • Orientamento tra contratti e mercato del lavoro

  • Strumenti e suggerimenti per redigere un CV efficace

Per la prima volta, anche il nostro Centro Formazione ha preso parte all’iniziativa, portando con sé una delegazione di studenti del terzo anno, ormai prossimi alla laurea. La loro partecipazione attiva ha arricchito ulteriormente il valore dell’incontro, offrendo uno sguardo concreto sulle aspettative e le domande di chi si prepara ad affrontare il passaggio dalla formazione alla professione.

Il Career Day è stato, ancora una volta, un momento di dialogo, ispirazione e orientamento, che ha permesso agli studenti di entrare in contatto diretto con realtà sanitarie, enti e professionisti del settore, iniziando così a costruire il proprio percorso nel mondo della sanità.

Un passo importante verso il futuro, da affrontare con consapevolezza, competenze e visione.

Una giornata per riconoscere un ruolo essenziale nei percorsi di cura

Oggi, 29 maggio, celebriamo la Giornata Nazionale dell’Operatore Socio-Sanitario (OSS), un’occasione importante per valorizzare l’impegno quotidiano di tutte le persone che svolgono questa professione con competenza, umanità e dedizione.

Gli OSS sono figure fondamentali all’interno delle strutture sanitarie, socio-assistenziali e domiciliari. Il loro contributo nella presa in carico, nell’assistenza e nel supporto alla persona è indispensabile per garantire qualità, continuità e umanità nella cura.

Alla Fondazione Sacra Famiglia lavorano oggi tanti OSS formati proprio presso il nostro Centro Formazione.
Ryan, Alma e Gloria sono tre di loro: hanno scelto questo percorso professionale con consapevolezza e oggi sono parte attiva dei nostri servizi.
Andrea, invece, è in dirittura d’arrivo: sta per concludere il corso e da ottobre sarà a tutti gli effetti un OSS.

Le loro storie raccontano percorsi diversi, ma tutti accomunati dalla voglia di crescere, di mettersi in gioco e di fare la differenza nel proprio lavoro.
C’è chi ha deciso di proseguire con la laurea in Infermieristica, chi ha scelto di riqualificarsi, chi ha scoperto l’importanza dei piccoli gesti quotidiani e chi vive la cura come una vocazione autentica.

Ogni testimonianza è uno sguardo prezioso sul mondo dell’assistenza.
Ogni OSS è un punto di riferimento per le persone fragili, un professionista della relazione, un anello fondamentale nella catena della cura.

Grazie a tutti gli Operatori Socio-Sanitari per il vostro impegno, ogni giorno.

Siamo arrivati al momento più atteso: l’annuncio della foto vincitrice della seconda edizione del nostro concorso fotografico Obiettivo Infermiere, un’iniziativa nata per raccontare – attraverso le immagini – la quotidianità, i valori e l’umanità della professione infermieristica.

A conquistare il primo posto è uno scatto proveniente dal Servizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo per Minori (STRM) Santa Maria Bambina della Fondazione Sacra Famiglia.

La fotografia ritrae un momento di profondo significato: l’abbraccio tra un giovane ospite della residenza e la coordinatrice infermieristica del servizio. Un gesto che va oltre le parole, capace di esprimere empatia, sostegno e presenza autentica.

La relazione tra infermiere e ospite si fonda sulla fiducia e su una comunicazione aperta. In questo contesto, l’abbraccio diventa un linguaggio universale che supera ogni barriera, offrendo conforto, sicurezza e connessione emotiva. È un gesto che sostiene, che calma, che crea un clima di protezione: esattamente ciò di cui i nostri ragazzi hanno bisogno per sentirsi accolti e accompagnati nel loro percorso di cura.

Un sentito grazie a tutti i colleghi che hanno partecipato con passione e sensibilità a questa seconda edizione del concorso, e agli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica che hanno votato con entusiasmo, contribuendo a dare voce – attraverso le immagini – al lavoro quotidiano degli infermieri.

Ogni gesto, ogni sguardo, ogni scatto ci ricorda quanto cuore viene messo ogni giorno in questa professione straordinaria.

Centro Formazione Sacra Famiglia

Via Nazario Sauro,3
20090 - Cesano Boscone (MI)
Tel: +39 02 45677980
Email: centroformazione@sacrafamiglia.org

 

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